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lunedì 11 marzo 2013

Ricetta: Sartù di Governo Stabile e Serio. Difficoltà: Massima. Ricetta alternativa: Sartù di riso alla Napoletana

Sartù di Governo Stabile e Serio. 
Paese di provenienza: Non pervenuta.
Ingredienti: Coraggio. Efficienza. Meritocrazia. Onestà. Pudore.
Tempi di preparazione: Elefantiaci
Difficoltà: Massima

Come già anticipato la difficoltà per la preparazione e la buona riuscita di questa ricetta è massima. Causa principale è la mancanza  totale, o quasi, nel nostro Paese degli ingredienti necessari alla buona riuscita della nostra gustosa ricetta.  Molti avevano ipotizzato di rivolgersi alla trasmissione televisiva: Chi l'ha visto, ma dopo vari sondaggi (commissionati ai migliori sondaggisti sul mercato), se è giunti alla conclusione che sarebbe stato del tutto defatigatorio. Si è giunti, infatti, alla conclusione che in Italia ne è ormai vietata da anni la produzione e, gli italiani che vorrebbero conservare nella propria dispensa questi preziosi ingredienti, sono considerati dallo Stato eversori, perseguibili penalmente.
Ecco a cosa sono costretti dopo l'avvenuto divieto: Il coraggio si è chiuso nelle case, possibilmente dotate di porta blindata. L'efficienza è esposta quotidianamente al ludibrio pubblico, fin quando non darà prova di resipiscenza e si autoconvincerà di essere un incapace. La meritocrazia tenta la strada dell'esilio e chiede rifugio politico. L'onestà è tacciata di imbecillaggine. Il pudore si è ridotto a  fonte di ilarità. 

Per il passato molti uomini politici possedevano, perchè parte del loro DNA, questi ingredienti, ma hanno lasciato eredi incapaci di preservarne il patrimonio.

Domani vi darò la ricetta del Sartù di riso alla napoletana. Quello vero! 

Napoli, il tesoro di San Gennaro, i rifiuti e... quel rimbambito di Garibaldi...

Vorrei volare alto, interessarmi della bellezza della vita, della natura, della dolcezza dell'amore. Il mio grande difetto? L'ho compreso anni fa, quando mi accorsi che amavo i miei simili, non fosse altro per contemporaneità dell'esistenza. 

giovedì 12 agosto 2010

Gesù Cristo si è fermato a Formia

Avete tentato mai di prendere un treno tra luglio e agosto nato a Napoli e che ti porta sino a Cosenza? Non fatelo, vi ribaltereste come per magia in un vecchio film anni cinquanta... con Ave Ninchi, Aldo Fabrizi, la Magnani, la Bosè e via di seguito. Sembra di essere in una loro domenica d'agosto, quando per andare al mare ci si stipava, compresi di armi, bagagli e meloni nei treni o nei pulmam o su di un camioncino. Nesssuno si preoccupa di dire: basta non c'è più posto... Bestiame al mare a mostrare "le chiappe chiare". E dire che neanche il bestiame dovrebbe essere trattato così! Se non ci fosse da piangere, si potrebbe ridere come allora. Ma allora andare al mare era una conquista di un popolo spesso condannato a vedere il mare solo in cartolina. Oggi è solo vergognoso! Specialmente se si tiene in conto quanto pesa in termini monetari Trenitalia. 
Tanto per restare in tema, credetemi la divagazione è appena percettibile, vi racconto  questa: tornavo a Napoli da Genova, ero stanca e per molto ho dormito. Ho letto. Ho giocato con la settimana enigmistica. Poi ad un certo punto ho sentito un languorino allo stomaco. Me ne sono preoccupata poco, sapevo che il treno era dotato di carrozza ristorante. Mi alzo, mi avvio per il corridoio, incontro il capotreno:"Mi indica per favore, la carrozza ristorante?" Mi guarda stupito.... come se fossi scema. "Mi dispiace è chiusa... appena arrivati a Formia, smettiamo questo tipo di servizio."
Gesù Cristo si sta fermando sempre più su!


 

venerdì 28 maggio 2010

Internet come terapia?

Mi chiedo cosa mi salta per la testa? Tento questa strada senza conoscerla... ho voglia di sciogliere i miei pensieri e questo mezzo sembra idoneo... ma poi, tra impostazioni, formattazione... immagini e quant'altro la mente si confonde.... non ricordo più di cosa avevo voglia di parlare..... no perditempo... ma non è questa una perdita di tempo? A chi mai potrà interessare ciò che mi frulla nel cervello. Il bello forse sta nel vederlo scritto... non so... tenterò di usare quest'aggeggio, senz'altro mi costerà meno di un psicanalista! Tanto manco quelli rispondono. Tu parli, parli e loro lì a guardarti: ti giudicano o pensano ai fatti loro? Chissà ...e tu lì ad aspettare risposte... che non verranno mai. per il momento mi fermo. Per il momento mi fermo, sarà una cura a piccole dosi, sono contraria alle terapie d'urto, per le quali è più difficile prevenire gli effetti collaterali e le assuefazioni..............